Da dove veniamo

DA DOVE VENIAMO

 

L’attività culturale SEITAI fu fondata in Giappone nel 1954 da Haruchika Noguchi (1912-1976), maestro e terapeuta tradizionale. Katsumi Mamine (1944-2020), che apprese la cultura SEITAI direttamente da Noguchi, iniziò la propria divulgazione a Barcellona nel 1970, prima con gruppi ristretti e, a partire dal 1976, nell dojo di Avda. República Argentina. Sin dall’inizio ha potuto fare affidamento sull’appoggio incondizionato di Francisca Garrido, istruttrice di SEITAI e direttrice dell’Accademia SEITAI Barcellona.

Entro pochi anni, aumentò considerevolmente il numero di allievi fino al punto di aprire un secondo dojo in calle Milanesado. La diffusione del SEITAI fu così ampia che nacquero svariati gruppi di pratica in altri luoghi della Catalogna e della Spagna.

Nella decade degli anni 80, per iniziativa di Eliseo Massafrets, nacque il primo intento di creare un’associazione SEITAI per unificare i centri e i praticanti di seitai. Katsumi ritenne però che non era ancora il momento giusto, poiché era ancora necessario trovare un linguaggio col quale poter esprimere alla società il valore e il significato delle scoperte di Noguchi sulla struttura del movimento vitale, delle pratiche del movimento spontaneo rigeneratore e, in definitiva, del SEITAI.

Katsumi si è dedicato a comprovare empiricamente la proposta di Noguchi, a riorganizzare la sua esposizione e a metterla a confronto con i dati più rilevanti accumulati dalla scienza.

All’inizio del secolo XXI, l’elaborazione del concetto CVP come struttura reggente dell’organismo, dello schema osei e delle sue tre regioni, permettono a Katsumi di concretizzarlo ed esporlo in varie pubblicazioni nel 2006-2007.

Dopo quarant’anni di riflessione teorica e pratica, ha dotato il SEITAI di un nuovo linguaggio, pur rimanendo pienamente fedele e conforme alla proposta del maestro Noguchi, facilitando la comprensione e le pratiche SEITAI.

Poiché a partire da questo momento era diventato condivisibile da differenti persone che si erano avvicinate alla cultura SEITAI, considerò che una Fondazione potesse essere la casa comune della cultura SEITAI perché ora si aveva a disposizione una solida base per accogliere le differenti prospettive e facilitare la diffusione nella società e nella cultura.

Alla fine del 2010, Katsumi designa un gruppo di persone per questo compito. Questo gruppo così costituito elabora i criteri e lo statuto della Fondazione.

Finalmente nel maggio 2016 viene costituita giuridicamente la Fondazione SEITAI Barcellona, registrata presso il Ministero della Giustizia.

Chi siamo

CHI SIAMO

 

Dopo quarant’anni di diffusione in Catalogna e in Spagna, di elaborazione di un linguaggio solido e trasmissibile, riteniamo che sia arrivato il momento di poter offrire alla società e alla cultura la proposta del SEITAI nell’ambito della vita-salute e della convivenza.

La formula giuridica che abbiamo scelto è quella della Fondazione perché ha un alto valore sociale e garantisce la fedeltà alla missione e la sua trasparenza nella gestione.

Il valore di fondo che ha fatto nascere questa Fondazione è lo stesso che desidera sviluppare nella cultura umana il rispetto e l’attitudine a coltivare la naturalezza specifica dell’essere umano, per ciò che è, utilizzando le pratiche di katsugen undo e di yuki come strumenti.

E’ nostra aspirazione anche a poterlo trasmettere alla società, con l’approfondimento e la divulgazione delle conoscenze della struttura del movimento vitale specifico di ogni singolo individuo, delle conseguenze negative che derivano, in molte occasioni, dal tentativo di controllarla e di manipolarla.  

Offriremo copertura e accreditamento ai professionisti che esercitano l’attività SEITAI.

Promuoveremo condizioni di attività in accordo ai canoni della cultura mediterranea, poiché la cultura seitai apporta conoscenze e pratiche di portata universale e la sua espressione deve poter rispettare le idiosincrasie peculiari dei suoi allievi.

Manterremo un carattere aperto e non esclusivo verso coloro che coltivano e diffondono la cultura seitai, essendo tutti parte di un tronco comune.

Come manifestazione di rispetto verso la tradizione ereditata, avremo cura di stabilire la massima comunicazione e stringere legami di collaborazione con SEITAI Kyokai del Giappone.

 

PATROCINIO DELLA FONDAZIONE SEITAI BARCELLONA

Patrocinatore Fondatore: Katsumi Mamine Miwa
Presidente: Ramon Comas
Segretario e Tesoriere: Jaume Estafanell
Portavoci: Maite Fuertes, Ma. Cinta Portillo, Ma. Àngels Abellán, Jaume Llorach i Boi Estafanell

Statuto della Fondazione SEITAI Barcellona

 

Corso

CORSO INTRODUTTIVO

 

Per partecipare è necessario portare: un tappetino e un fazzoletto per coprirlo e calzini puliti.

Il corso di introduzione si compone di cinque moduli e viene offerta la possibilità di frequentare le 3 sessioni regolare di pratica:

Cinque movimenti: Comprensione dei cinque movimenti universali, e loro manifestazione nella CVP (Cranio-Vertebre-Pelvi).

Katsugen undo: ci inizieremo alla pratica del movimento rigeneratore, che nasce spontaneamente dal nostro organismo, per la necessità di ristabilire la coordinazione CVP.

Yuki: attraverso le mani, praticheremo la comunicazione gradevole con la sensibilità spontanea delle zone dell’organismo, specialmente quelle che hanno perso la loro mobilità naturale.

Osei: conosceremo la struttura del movimento vitale e la capacità di relazionarci con il mondo mediante i cinque movimenti e le loro due polarità.

Sintesi condivisa: condivideremo i vissuti della nostra pratica di katsugen, yuki e osservazione delle osei durante la settimana.

Nella sessione di pratica regolare, avrai l’opportunità di partecipare con gli studenti del dojo a le 3 sessioni regolare di pratica settimanali di yuki, katsugen e osservazione dell’osei nella vita quotidiana. Queste sessioni si tengono il martedì dalle 19.30 alle 21.30, il giovedì dalle 18.00 alle 20.00 e il sabato dalle 11.00 alle 13.00.

Iscrizione: 200 €.
Con certificato di disoccupazione o carnet studenti, si abbona la metà.

 
Prossimi Corsi Introduttivi

 

Febraio 2025 (in presenza)

Sabato 15: 16-20h (cinque movimenti e katsugen undo)

Domenica 16: 10-14h (Yuki) e 16-20h (Osei)

Sabato 22: 16-20h (sintesi condivisa)

 

 

 

Iscrizione…

Katsumi Mamine: Publicazione nella La Vanguardia giornale

Katsumi Mamine a “la Contra” de La Vanguardia (07/08/2014)

 

El passat 7 d'agost el Katsumi Mamine a "la Contra" de La Vanguardia

 

Tinc 70 anys. Vaig néixer a Tòquio. Sóc casat i tinc dos fills. Em vaig llicenciar en Belles Arts; després vaig venir a Barcelona i vaig fundar una escola de seitai. Observo una falta de respecte per la vida. Vull deixar tranquil·les les dues expressions internacionals: “Mare meva” i “Déu meu”.

Als vuit anys vaig tenir la sort de conèixer un geni: Haruchika Noguchi, i la seva pràctica de la cultura del seitai, el secret de la vida, allò que ningú no sap definir i que ell va desxifrar de manera intuïtiva.

I quin és el secret de la vida?

La vida és moviment. L’absència de moviment és mort. Vam ser moviment abans que l’òvul fos fecundat i serem moviment fins al precís instant de la nostra última exhalació.

Què es practicava al dojo de Haruchika Noguchi?

El moviment espontani. El cor es mou, i també l’estómac, els músculs, les vèrtebres, la psique… Totes les cèl·lules es mouen, tot en nosaltres és moviment.

Però si és espontani, no s’ha d’aprendre.

Durant la nostra vida solem bloquejar l’espontaneïtat del moviment. Per exemple, alterem la respiració, l’escurcem, l’elevem… Però si escoltem el cos, hi ha una via per recuperar l’amplitud natural de la respiració instintiva relacionada amb la coordinació de tots el moviments també instintius.

Què provoca aquesta alteració del moviment espontani?

En bloquejar l’enorme força del mateixa vida, es produeix una sobreexcitació interna, enduriment físic, descompensació orgànica i obsessió mental.

Així doncs, cal reaprendre el moviment espontani?

Si prem una mica d’atenció, ens adonem que tenim aquest moviment espontani, i simplement l’hem de seguir. Però sempre he tingut dificultat a l’hora de transmetre verbalment el que vaig aprendre.

Seixanta anys d’experiència en seitai, vint dels quals amb el seu mestre.

Durant quaranta anys m’he dedicat a ordenar l’immens llegat de Haruchika Noguchi i a intentar explicar d’una manera científica el seu descobriment. Per això he fet estudis d’embriologia, funcions orgàniques, fisiològiques, les respostes psíquiques… I així vaig entendre un malentès.

Vostè dirà.

Em vaig adonar que faltava una paraula decisiva per expressar la mateixa vida.

I la va inventar.

Vaig escollir tres paraules gregues: crani, columna vertebral i pelvis (CVP). Aquesta és l’estructura rectora de la vida de cada organisme vertebrat. Però tant en la cultura oriental com en l’occidental dividim el cos en cap, tronc i extremitats.

És el que ens ensenyen a l’escola.

Com que les paraules són vehicle de pensaments, resulta que el pensament humà ha establert que en aquesta dicotomia de cap i tronc, el cap regeix el tronc.

I no és així?

Crani, columna i pelvis s’han de coordinar per regir la vida, i ho fan a través del moviment espontani. És veritat que el cervell ho regeix gairebé tot, per això des del cap hem de fer atenció a la coordinació CVP… És francament plaent.

 

Es tracta de regenerar el vigor de viure
Katsumi Mamine, mestre de seitai

 

Plaent?

Tots els nostres sistemes orgànics es volen coordinar, i per això tenim aquesta estructura CVP, però se sol bloquejar. Si parem atenció, ens anirem adonant d’on és el bloqueig. Però no es tracta de controlar o aprendre a gestionar, sinó simplement d’atendre.

Atens, i què passa?

Els òrgans interns es comencen a reactivar i tens la sensació psíquica que, ostres!, estàs recuperant una mica de tu mateix. Són pràctiques senzillíssimes, no necessites aprendre tècniques ni tenir mestres; el professor és el mateix moviment espontani.

Aleshores, què fa vostè?

El que faig és ajudar a descobrir aquesta experiència que ens acaba donant més vitalitat. Aquesta estructura que regeix la vida, la CVP, té cinc moviment essencials: vertical, frontal, lateral, rotació i central, i cadascun regeix determinades parts de l’organisme. Simplement cal conèixer-los i observar-los.

Aquest moviment espontani és igual en tothom?

No, és completament personal. Per tant, a la pràctica no totes les persones fan els mateixos moviments, tal com passa en el cas del ioga, el tai-txí o altres pràctiques.

Escoltes i deixes que aparegui el moviment?

Sí, un moviment subtil. I aquesta aparent ximpleria t’aporta una cosa molt important, et va ensenyant on estàs bloquejat, i amb la pràctica tot comença a fluir. Tots sabem que el nostre cos és un conjunt, que tot està relacionat, de manera que, de sobte, descobreixes que l’agror d’estómac recurrent ha desaparegut.

El seitai cura?

Regenera el vigor de viure.

Fins i tot en una depressió?

Tot el nostre cos s’està regenerant contínuament. Si no connectes amb aquest moviment i vius únicament al cap, sents que tot el teu ésser està aurat. Connectar amb el moviment interior et torna aquesta capacitat intrínseca de tot allò que és viu.

Katsumi Mamine: La educazione SEITAI

Katsumi Mamine: the SEITAI EDUCATION

 

Textos escritos por Katsumi Mamine
acerca de la

EDUCACIÓN SEITAI

Katsumi Mamine expone en estos fascículos aspectos de la naturaleza humana,
planteados por el japonés Haruchica Noguchi (1912-1976),
fundador de la Educación Seitai

Fascículo -Nuevos Conceptos 1-

Noguchi (1912-1976)

INTRODUCCIÓN

Deseamos que,
algún día,
las nuevas observaciones acerca de la naturaleza humana,
que se expondrán a lo largo de esta obra,
sean,
no en su totalidad
sino en sus conceptos básicos,
una de las primeras enseñanzas
en las escuelas,
sobre todo
en las escuelas de los países desarrollados,
en donde más falta hacen y harán…

 

Katsumi Mamine investigó en el conocimiento científico y las herencias culturales del mundo civilizado a lo largo de 25 años con el fin de profundizar en el estudio de la Educación Seitai, iniciada por H. Noguchi.

De ello surge una exposición innovadora y revolucionaria para la comprensión de la naturaleza humana. Introduce algunos nuevos conceptos como la CVP y el Esquema Osei, que nos van a permitir adentrarnos en la apasionante vivencia y respeto sobre lo que significa la vida de nuestro ser.

 

Definición de la CVP

Constituye la máxima organización

de las diversas actividades y asociaciones celulares del organismo

y, en consecuencia, es su representante

 

¿Qué nos permite comprender el concepto de la CVP?

Es un hecho que cada especie tiene su propio organismo, manifestando una vida psíquica peculiar en cada especie y en cada individuo.

¿Qué está originando la distinta expresión psíquica en el ser humano o en las otras especies? ¿Cómo actúan las actividades orgánicas en relación con su manifestación psíquica?

Para responder a ello, es preciso explicar el concepto de la CVP y cómo incidir en ella.

La agrupación de estas tres siglas, C de cráneo, V de vertebras y P de pelvis, indican la máxima organización rectora de la vida de cualquier individuo y especie que presente una cabeza, un eje y una parte trasera.

Para que el organismo vivo funcione, hace falta que los tres niveles C y V y P se coordinen. Ya que ello implica la interacción de millones de células con asociaciones determinadas que van a configurar globalmente las funciones orgánicas y su estructura motriz: la estructura ósea que identifica la CVP implica la ligamentosa, la muscular, la nerviosa, la vascular, la hormonal y la funcional.

La palabra Seitai, ideada por Haruchica Noguchi, precisamente señala la Coordinación de la CVP.

La vida ha diseñado con la CVP, su medio de perpetuarse en el tiempo y con ello, encontrar un equilibrio espacial en este planeta durante el tiempo de permanencia en él.

La CVP organiza sus funciones orgánicas fundamentales ubicándolas espacialmente en cinco cavidades y las coordina motrizmente gracias a la combinación de sus cinco regiones.

La CVP cumple un diseño que la vida ha creado y que, originado en el periodo embrionario, se va repitiendo en los mamíferos vertebrados y se mantiene durante nuestro tiempo de vida.

 

Sencillas prácticas para sentir la CVP
Katsugen Undo y Yuki

 

¿Cómo incidir en la CVP?

La Educación Seitai contempla algunas prácticas con las que poder dedicarnos o “prestar atención a nuestra CVP”:

Son el katsugen Undo y el Yuki.

Son sencillos ejercicios que podemos apoyar con algún ejercicio respiratorio tradicional del oriente como el Gyoki.

 

Con el katsugen undo prestamos atención a nuestra CVP.

A partir del movimiento espontáneo, permitimos que desde la CVP surja un automatismo individual. De manera agradable, se va creando un movimiento, a veces dinámico y otras estático, mediante el que se coordina con naturalidad, de tal modo que permite a la CVP precisar sus exactas zonas de bloqueo o “tensión parcial excesiva (TPE)”.

Katsumi considera importante señalar que “con el Katsugen Undo, no intentamos resolver el bloqueo interno”, sino que, de forma espontánea, la sencilla experiencia de sentir y prestar atención al bloqueo (TPE) hace que “la presencia del bloqueo y el automatismo que va surgiendo con el movimiento, le permiten al organismo dirigirse a su resolución”.

El Yuki es una práctica que se realiza al concentrar la atención en las manos (distinto de la imposición de manos). Surge de la observación del instinto natural con el que colocamos la mano sobre una zona que nos molesta o duele, procurando atender algo de lo que se capta (pulso, vibración temperatura, rigidez… y sobre todo el estado de la respiración).

Al captar los diferentes estados de la respiración automática de la CVP, observamos el estado de flexibilidad o rigidez del organismo.

 

Tanto en el estado flexible como en la Tensión Parcial Excesiva,
lo que finalmente sentimos a través del Yuki es

la VIDA y su CESE,

pudiendo acompañarla con la única y simple intención de
“prestar atención”.

Pubblicazione nella ARA giornale

Publicació al diari Ara d’un article sobre Katsumi Mamine (08/06/2014)

 

La mercantilització de l’educació ha apostat per un sistema sense docents i, per tant, sense cap altra autoritat que la seva pròpia rendibilitat.

Fa temps que s’ataca els mestres des de diferents fronts: per una banda, el discurs antiautoritari ha criticat sovint la jerarquia i el poder de mestres i professors. Però per una altra banda, també la mercantilització de l’educació ha apostat per un sistema sense mestres i, per tant, sense cap altra autoritat que la seva pròpia rendibilitat.

Un mestre, com s’ha sabut i s’ha practicat des de temps antics en el conjunt de les cultures humanes, no és aquell que imposa el seu saber, sinó qui ens obre la porta de la pròpia vida. El podem trobar en un professor, potser, però també en una àvia, en un pare, en una companya de viatge, en un poeta o en un veí. Un mestre ho és pel que sap, però sobretot perquè fa possible saber. Els vertaders mestres, doncs, acompanyen, però no tutelen, i finalment ens alliberen de tota dependència cap a ells i cap a qualsevol altra instància de poder.

Fa pocs dies vaig ser jo qui em vaig escapar fora de classe per anar a trobar un mestre. Érem molts escoltant i rient amb Katsumi Mamine a la llibreria Alibri, mentre presentava el seu llibre El movimiento vital, editat per Icaria. Katsumi Mamine fa 40 anys que viu a Barcelona i que treballa en un pis de l’avinguda República Argentina sense rètols, gairebé sense mobles. Un espai buit on ensenya, amb les seves mans i el moviment del seu cos, a trobar el propi moviment vital. No hi ha màgia, esoterisme ni promeses terapèutiques. Només exercicis molt simples, a l’abast de qualsevol, a través dels quals tenir accés al propi cos com a font inesgotable d’aprenentatge. La postura d’aprendre: en diu ell. Una postura que no és estàtica ni reverencial sinó tot al contrari: és la del moviment d’un cos capaç d’escoltar-se a si mateix.

Sé que més d’un intel·lectual, científic o expert en el que sigui es deu estar posant nerviós després d’haver llegit aquest darrer paràgraf. Ens agrada vestir-nos amb el coneixement, però estem molt poc disposats a deixar-nos tocar per la vertadera comprensió de la vida i de les seves veritats. Per això ens hem anat carregant de tant de coneixement inútil, per molt aplicable i rendible que sigui, i de tanta cultura supèrflua. Katsumi ens explicava que quan de ben jovenet va conèixer el seu propi mestre, H. Noguchi, el que va pensar és: “Com pot ser que això tan important no s’ensenyi ni s’expliqui enlloc?” Estic segura que tots hem sentit alguna vegada la mateixa sensació davant d’alguna ensenyança important.

Que Katsumi tingui els ulls ametllats no ens ha de fer caure en la trampa de pensar que tot això és cosa d’orientals. Sòcrates, pare de la nostra cultura filosòfica, caminava per l’Atenes del seu temps fent preguntes incòmodes als seus conciutadans més respectats. Els ensenyava el mateix: que el camí del saber és el camí de l’aprendre i que està, en última instància, a l’abast de cadascú de nosaltres. “Coneix-te tu mateix”, deia la famosa sentència que ell predicava. Ara ja sabem que no volia dir “busca’t a tu mateix” sinó que s’ha de traduir d’aquesta altra manera: “No deixis d’aprendre de la teva vida”.

 

Enllaç a l’original

Katsumi Mamine: Salute-Vita SEITAI

Katsumi Mamine: Salut-Vida, SEITAI

Salud-Vida, SEITAI

El movimiento del cosmos no ha cesado desde que se inició en el bigbang hace catorce mil millones de años. Generó la vida hace cuatro mil millones de años y, hace cinco millones, dotó a una especie de la capacidad de intervenir sobre el MUNDO y de manipularlo: la especie humana.

Desde la revolución científica y el desarrollo de las máquinas, hace trescientos años, el ser humano ha desplegado de tal forma esta capacidad de su naturaleza que, en el siglo XXI, está jugando con la posibilidad de poder destruir el planeta, las distintas vidas que lo habitan y la misma especie humana.

Podría emplear también su particular inteligencia no sólo para ejercer su poder sobre el mundo exterior, sino para esclarecer cómo la vida del cosmos está actuando dentro de sí mismo.

Es urgente que el cerebro de la especie humana recupere el auténtico control sobre la vida ejerciendo su función natural: la coordinación de las necesidades vitales de su organismo con la realidad de su entorno sin destruir ninguno de los dos.

Es vital para cada persona que su cerebro recupere su consciente espontáneo personal, el que surge de sus vitales actividades e inteligencias celulares. Cuando la psique-mente queda atrapada y subyugada por cualesquiera conceptos culturales, la persona sufre la principal causa interna del trastorno físico y del malestar psíquico: la disociación entre la cabeza que quiere regir el tronco y la cabeza que necesita conectar con el deseo de su organismo.

SEITAI, cultura de la vida-salud en la naturaleza humana, nos ofrece unas nuevas vivencias y una innovadora observación de la vida del ser humano y la de cada individuo, que nos impulsan a respetarlas porque las sentimos y comprendemos en su natural conexión con el movimiento del Universo.

SEITAI común

SEITAI común

noguchi01Haruchika Noguchi (1912-1976),
fundador de la cultura SEITAI

Katsumi Mamine Miwa
Aprendió la cultura SEITAI con el maestro Noguchi
en una íntima relación, desde 1956 hasta 1976

 

Con tan sólo quince años, Haruchika Noguchi ideó las sencillas prácticas de katsugen undo y yuki para el cuidado de la salud y se dio cuenta de que, gracias a ellas, el organismo de cada persona recuperaba su natural capacidad de curarse por sí mismo.

Al mismo tiempo, intuía que los miles de movimientos espontáneos de la coordinación del organismo parecían tener cierta estructura de fondo y una honda relación con la vida psíquica o mental espontánea.

Buscó la respuesta en el milenario saber tradicional del Oriente y también en el moderno conocimiento del Occidente, originado recientemente en Europa.No la encontró y tuvo que desarrollar su propia observación para poder desvelar la estructura del movimiento vital.

¡ Pero experimentó serias dificultades para verbalizar sus planteamientos porque resultaban ser demasiado innovadores !

Por ello, hasta ahora, ha sido muy complicada la transmisión de esta sencilla y al mismo tiempo extraordinaria actividad cultural de la vida-salud, SEITAI.

Después de muchos años de reflexión, finalmente nos dimos cuenta de que Noguchi no pudo expresarse adecuadamente porque sufrió el mismo vacío conceptual que la inmensa cultura humana, tanto oriental como occidental, ha sufrido y sigue sufriendo:

  • Faltaba y falta una palabra crucial para expresar nuestra VIDA.
    Esa palabra, que podría ser otra pero no existió ni existía, la expresamos con
  • La sigla CVP (asociación Cráneo-Vértebras- Pelvis), que integra cabeza y tronco y, con una sola palabra, señala
  • LA ESTRUCTURA RECTORA DE LA VIDA DEL ORGANISMO.

Ofrecemos a todos los expertos de la cultura SEITAI
compartir la creación de esta palabra
porque resulta decisiva para definir
qué es el movimiento espontáneo
y para exponer lo revolucionario y a la vez esencial
para la salud y la propia vida de esta nueva cultura.

La CVP, la asociación Cráneo-Vértebras- Pelvis

La cé-vé- pé, compuesta de cabeza y tronco, es

  • La estructura rectora de la vida del organismo de los vertebrados, dotada de 5 cavidades como centros de los 5 grandes sistemas orgánicos:
  • Cabeza o cavidad craneal, centro del “sistema nervioso, sobre todo del sistema nervioso central”.
  • Hombros-pecho o cavidad pectoral junto con los músculos, centro del “sistema motor y respiratorio”.
  • Vientre o cavidad digestiva asistida especialmente por el sistema nervioso simpático, centro del “sistema asimilo-circulatorio”.
  • Cintura o cavidad urinaria, definida de modo oblicuo por 2 riñones desde detrás y 1 vejiga por delante, centro del “sistema eliminatorio y reciclador”.
  • Pelvis o cavidad pélvica, centro del “sistema reproductor, regenerador celular y conjuntivo”.

La CVP, que maneja los miembros o extremidades, es la máxima asociación de todas las asociaciones celulares del organismo: billones de células la están conformando para que represente su vida.

C, V y P necesitan vitalmente coordinarse con movimientos, donde resulta decisiva la columna vertebral (si ésta se secciona, se producirá la muerte súbita).

Se trata de

  • la coordinación CVP espontánea o estrictamente natural y vital, que integra la respiración pecto-ventral, aquella que surge sin querer desde la zona inferior del vientre y abre automáticamente el pecho.

Las prácticas sencillas pero revolucionarias del SEITAI

Katsugen undo y yuki son unas sencillas prácticas que no necesitan de ningún conocimiento porque tan sólo consisten en

  • Prestar una atención llana a la coordinación CVP espontánea.

Esta simplicidad es lo que nos permite recuperar esta coordinación, perdida por la Tensión Parcial Excesiva que nos afecta a todos en gran medida. Pero..,

¿Por qué estas prácticas ¡muy simples! son sin embargo revolucionarias?

Pues Occidente y Oriente muy diferentes definían y definen igualmente la CVP con dos palabras: cabeza y tronco, bajo una idéntica idea:

  • La cabeza rige el tronco, los miembros-extremidades y el casi todo.

Bajo esta idea, los movimientos de la propia coordinación CVP sólo se entrenan para ser dominados (danza, baile, mimo, acrobacia, gimnasia, deporte, yoga, arte marcial, taichi, zazen, sufi, oración y ejercicios terapéuticos de todo tipo, donde todos hacen lo mismo predeterminado) o liberados artificialmente con esa cabeza,

  • Sin ser atendidos ni observados llanamente como tales movimientos.

Debido a ello, la cultura humana descuidó el plantear una pregunta tan simple pero tan fundamental:

¿en qué consiste la interdependencia natural entre cabeza y tronco?

Esta llana observación de Noguchi era innovadora y ¡muy profunda!

La fundación de la cultura SEITAI

Tres décadas después de aquel inicio, Noguchi obtuvo una respuesta sólida a aquellas genuinas intuiciones de sus quince años. Aunque no lo verbalizó, de hecho se planteó y esclareció unas preguntas fundamentales de nuestra vida (no expuestas en la cultura occidental y oriental) como éstas:

  • ¿Cómo es la natural interdependencia entre cabeza y tronco?
  • ¿Cómo esta interdependencia está constituida?
  • ¿Cómo se manifiesta espontáneamente?
  • ¿Esta interdependencia-coordinación ¡no son movimientos!?
  • ¿Qué tienen que ver esos movimientos con la vida del organismo?
  • ¿Y con nuestra psique o mente?
  • Y ¿no es personal la manifestación espontánea de todo ello, tanto en su forma natural como en la forma de sufrir estancamientos internos? ¿de qué forma concreta?

A sus cuarenta años desveló:

  • Los 5 movimientos vertical, frontal, lateral, rotatorio y central, que son propios de cada uno de los 5 grandes sistemas orgánicos de la CVP y originan todos los movimientos.
  • Las 5 oseis (vitales reactividades + y –) vertical, frontal, lateral, rotatoria y central, natural, conjunta y específicamente energéticas o físicas en constantes movimientos, orgánicas o biológicas y psíquicas o mentales.
  • La estructura del movimiento espontáneo (tai undo no kozo): las 5 regiones vertical, frontal, lateral, rotatoria y central, que en forma del esquema osei reiteradamente aplicado por la propia vida:
    2 extremos craneal y caudal, 1 zona media y 2 intermedias craneal y caudal, están formando la totalidad del ser humano, tanto la CVP general y cada una de sus partes vitales, como cada parte de los miembros-extremidades.

La expresión de la vida está realizándose siempre con los 5 movimientos espontáneos que surgen de cada CVP humana, los cuales son en sí mismos la manifestación espontánea de las 5 oseis en + y en – y utilizan específica y correspondientemente las 5 regiones del ser humano.

En ello, lo crucial es la vida psíquica-mental, fluida (decisiva para la salud) o excesivamente inhibida y reprimida (decisiva para la afección de la salud).

La inhibición psíquica-mental conlleva una Tensión Parcial Excesiva localizada y acumulada descompensadamente en alguna(s) de las 5 regiones del ser humano, que previamente se han movilizado como manifestación natural del ki, energía vital, personal y específica debido a una definición congénita y hereditaria que Noguchi denominó como tai-heki.

Como no pudo crear palabras como los 5 movimientos espontáneos y las 5 oseis + y –, habló de ellos sólo con el concepto de taiheki pudiendo parecer que clasificaba al individuo en 10 tipos y 2 adicionales. Sin embargo su comprensión real era ésta otra:

  • Cada individuo es irrepetible y diferente por su propia naturaleza, por su movimiento y mente espontáneos que surgen de su organismo y por la formación personal de las 5 regiones de su ser.

Con “la envergadura universal que le confiere el haber ideado las sencillas prácticas de katsugen undo y yuki para el cuidado de la salud y haber desvelado la estructura del movimiento espontáneo de la vida” (1944-1945) y al estar seguro de todo ello, tras reflexionarlo durante una década, entonces (1954-1957),

Haruchika Noguchi fundó la cultura SEITAI.

La sede de la cultura SEITAI es SEITAI KYOKAI, reconocido como Fundación Cultural de beneficio público (Ko-heki Sha-dan Hojin) por el Ministerio de Educación de Japón (www.seitai.org).

La CVP, la coordinación CVP, el movimiento espontáneo, la osei y las regiones de la CVP y de los miembros se definieron en Europa, en el SEITAI de Barcelona (www.seitaibarcelona.cat).

SEITAI

Sei significa orden o coordinación y tai, cuerpo u organismo.

Lo expresamos conceptualmente como

  • La coordinación CVP.

La coordinación cé-vé- pé es realizada por

  • El movimiento espontáneo,

el cual es a la vez la expresión de

  • La psique-mente espontánea.

SEITAI (la coordinación CVP de los 5 movimientos espontáneos, las 5 oseis y las 5 regiones de nuestro ser) significa recuperar, observar, respetar y cultivar con la psique-mente que siempre intenta dominar el tronco, el cuerpo o lo energético-físico y el casi todo,

  • Nuestra psique-mente espontánea que pertenece a cada CVP humana y en todo momento surge en el no consciente celular de las células personales (por el ADN o por el taiheki) de cada niña, niño, joven y adulto.